Sogno di una notte di mezza estate
Ischia, luglio 2003 – Una fresca sera di luglio, un grande teatro all’aperto gremito di bella gente, un’isola incantata e magnetica come Ischia, rappresentano già di per sé stessi un eccellente impegno del tempo libero, che poi addirittura una specie di sogno di una scespiriana notte di mezza estate se, dal palcoscenico di quella sala, leggiadre fanciulle ed austere personalità annunciano a un certo punto che l’illustre giuria della ventiquattresima edizione del premio internazionale di giornalismo ti ha conferito all’unanimità un riconoscimento speciale alla carriera. Sul momento non pensi nemmeno che l’ingresso in quel pantheon del giornalismo arriva, non dirò fuori tempo massimo ma comunque al termine o quasi della corsa.
Non importa, per una serie infili anche tu la maglia rosa e sali correndo, ma badando bene a non inciampare, sul podio dove sono stampate le orme dei Montanelli, degli Afeltra, dei Biagi, degli Scalfari, e di tanti altri fuoriclasse che ti hanno preceduto.