Il Premio
“Un riconoscimento a chi ha ricercato e raccontato, nell’arco di un’intera carriera, la propria verità attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Un premio per Ischia che rappresenta da sempre un crocevia tra culture diverse, un ponte tra la tradizione culturale europea e quella del Mediterraneo.”
Così scriveva Giuseppe Valentino, giornalista ischitano, quando più di quarant’anni fa diede vita alla prima edizione del Premio Ischia.
E la manifestazione è sempre rimasta fedele allo spirito di allora: in quarantacinque anni ha seguito lo snodarsi delle cronache dell’informazione crescendo di pari passo con lo sviluppo di una società in cui la comunicazione ha un ruolo sempre maggiore.
Da Walter Cronkite, anchorman più famoso del giornalismo statunitense, a Svetlana Alexievich, premio Nobel per la letteratura, solo per citare alcuni dei tantissimi giornalisti internazionali che si sono alternati sul palco del premio in queste decenni, l’Ischia è diventato il premio di riferimento del giornalismo europeo e internazionale.
La convenzione con la Presidenza del Consiglio per l’organizzazione della “Penna d’oro” hanno reso il Premio Ischia in questi decenni il riconoscimento istituzionale della cultura e del giornalismo italiano.
I vincitori del premio Ischia sono stati spesso ricevuti al Quirinale, con udienze accordate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dai suoi predecessori fin dai tempi del Presidente Giovanni Leone che concesse il primo Alto Patronato.
Caratteristica della consegna dei premi è sempre stato lo spettacolo in onore dei vincitori che ha ospitato star internazionali come Ute Lemper e Mireille Mathieu e artisti italiani dello spessore di Lucio Dalla, I Pooh, Renzo Arbore, Mario Biondi, e i media partner come la Rai e Skytg24 che nel corso degli anni hanno assicurato una vasta copertura mediatica.