Roma – Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato consegnato a Piero Angela,dal Ministro per lo Sport e Presidente della Giuria Luca Lotti, il Premio “Penna d’Oro”, nel 60 anniversario della sua istituzione.
Erano presenti all’incontro – si legge in una nota – i componenti della Giuria e il Presidente del Comitato tecnico scientifico del Premio, Benedetto Valentino. Dopo l’intervento di Piero Angela, il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto durante il quale ha affermato: “Sono lietissimo di questo incontro per questa occasione così bella e significativa. Il dottor Valentino poc’anzi diceva che questo premio è stato conferito – e viene conferito – a persone che esemplarmente hanno interpretato il ruolo di giornalisti ma che hanno testimoniato buon giornalismo e cultura. Il confine fra i due ambiti è molto sottile, labile. In realtà c’è buon giornalismo quando chi lo interpreta si basa su forti fondamenti culturali che consentono di interpretare la realtà in maniera adeguata, di approfondire seriamente i problemi e le questioni e di esprimerli in modo anche comprensibile e comunque rigorosamente verificati. È la cultura che produce il buon giornalismo: sono due ambiti inscindibili.
In fondo questo è anche il presidio migliore dell’imparzialità e dell’indipendenza. Imparzialità e indipendenza del giornalismo sono fondamentali nella nostra come in qualunque democrazia. Il vero presidio è quello del fondamento culturale; naturalmente le regole dello Stato devono sorreggere imparzialità e indipendenza, ma la cultura è quella che conferisce questi caratteri.
Queste caratteristiche sono espresse in maniera esemplare da Piero Angela: la cultura acquisita, elaborata, costantemente aggiornata, trasmessa e offerta ad altri, in forme accattivanti e coinvolgenti, l’imparzialità che nasce dal rigore scientifico e dalla serietà delle considerazioni e delle argomentazioni proposte.
Quindi sono lietissimo di esprimere a Piero Angela la riconoscenza del nostro Paese per la sua attività, per quella passata così lunga e così preziosa, per quella attuale e per quella futura”, conclude.