Un onore essere nell’albo d’oro
Washington, Luglio 2009 – Sono molto felice di partecipare alla cerimonia di premiazione del Premio Ischia questa sera. Mi piacerebbe essere lì con voi di persona, ma alla tenera età di 92 anni, non viaggio più verso lidi lontani. Tuttavia, Ischia è sempre rimasta vicina al mio cuore. Il ricordo del tempo troppo breve trascorso quindici anni fa in quel magnifico gioiello che è la vostra isola è ancora vivido. Non dimenticherò mai la sua bellezza unica, né il calore e la gentilezza delle persone che vi ho incontrato e le conversazioni stimolanti cui quali ho avuto il privilegio di partecipare. Sono profondamente grato ai fratelli Valentino per la loro ospitalità.
Ho seguito il Premio Ischia con molto interesse nel corso degli anni e alla Fondazione Valentino va il mio plauso per aver dato vita ancora una volta a questo evento. La decisione di creare una giuria internazionale, composta da stimati giornalisti, giornalisti televisivi e scrittori, porta ancora maggior prestigio a questo Premio. Voglio cogliere questa opportunità per congratularmi con coloro che avranno l’onore di ricevere il Premio questa sera, per l’incomparabile contributo che danno al giornalismo. Quale precedente vincitore di questo Premio venerato, mi onoro di trovarmi tra di loro. Il Premio riconosce gli eccezionali risultati conseguiti in ogni aspetto del mondo dell’informazione. Voglio onorare gli uomini e le donne che quotidianamente si trovano in prima linea nel loro lavoro di giornalisti. Essi sono gli eroi della nostra professione e ne incarnano la vera essenza, dedicano la vita a difendere la libertà di stampa, rischiando perfino di sacrificare la propria. E’ con grande tristezza che questa sera vi annuncio che da quando 15 anni fa ho ricevuto il Premio, più di 500 giornalisti sono periti mentre inseguivano la verità in difesa di una stampa libera e indipendente. Il grande statista americano, Thomas Jefferson, ha detto: “Un popolo che si aspetta di potere essere libero restando ignorante spera in qualcosa che non può e non potrà mai essere”. Grazie alle persone eccezionali che onorate con il Premio Ischia, e a tutti coloro che fanno parte della nostra professione, giovani ed anziani, che lavorano diligentemente per scoprire la verità e che non scendono a compromessi con la propria etica, sono ottimista sul futuro del giornalismo. La loro aderenza a questi valori assicura la continuità della democrazia, dove essa esiste, e una barriera inflessibile nei confronti di coloro che cercano di contrastarla”.
Di nuovo, le mie congratulazioni